La mia famiglia
“La mia famiglia”, il brano prodotto dagli studenti e le studentesse della scuola media Iqbal Masih di Baggio,
Tipologia
Progetti di integrazione
Anno
2023/24
Descrizione
Un aspetto fondamentale di questo progetto è stato che il testo del brano è stato scritto interamente dai ragazzi e dalle ragazze. Questo ha permesso loro di mettere a nudo le proprie emozioni, storie e fragilità, raccontando ciò che la famiglia rappresenta per ciascuno di loro. Ogni parola del brano è il riflesso di esperienze vissute e di riflessioni personali, che sono diventate il motore di un lavoro collettivo che ha unito gli attori e le attrici del progetto in un processo creativo comune.
Stato
Realizzato
Inizio
2024-01-15
Fine
2024-06-01
Obiettivi
“La mia famiglia”, il brano prodotto dagli studenti e le studentesse della scuola media Iqbal Masih di Baggio, è solo la punta dell’iceberg di un lavoro molto più ampio.
Il progetto ha avuto come obiettivo quello di portare il rap nelle scuole come strumento di espressione e sensibilizzazione contro la dispersione scolastica, creando uno spazio di partecipazione attiva per ragazzi e ragazze. In un percorso intensivo di 20 ore, gli studenti e le studentesse hanno avuto l'opportunità di realizzare un brano musicale originale, partendo dalla scrittura del testo fino alla composizione della base musicale.
Luogo
Plesso di via Milesi
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Indirizzo
Via Bianca Milesi, 4
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CAP
20152
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Orari
dalle 8.00 alle 15.00
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Email
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PEC
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Telefono
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Organizzato da
Collaborazione
Guidati dall'artista Filippo Bosnia, i giovani hanno dato vita a un progetto che li ha coinvolti su più livelli, non solo come interpreti, ma come autori e protagonisti della propria narrazione.
Risultati
Il percorso ha spinto i partecipanti a esplorare non solo se stessi, ma anche a immedesimarsi nelle esperienze altrui, promuovendo l’ascolto reciproco e la comprensione. Lavorando insieme, hanno dato vita a un testo che racconta la realtà di chi cresce nelle periferie delle grandi città, tra difficoltà quotidiane e speranze di cambiamento.
Il brano, quindi, diventa un inno che va oltre la musica, rappresentando un grido di solidarietà e di resistenza, ma anche una riflessione sull'importanza di restare uniti e di affrontare insieme le sfide della vita.
Il risultato finale è stato un brano che racconta, con le parole e le voci dei protagonisti e delle protagoniste, la realtà delle periferie, ma che, al contempo, rappresenta una chiamata all’azione e al cambiamento. Un inno per i ragazzi e per le ragazze, dai ragazzi e dalle ragazze, un messaggio di speranza, coraggio e solidarietà che risuona forte, perché raccontato da chi ogni giorno vive queste esperienze in prima persona.
In questo progetto, il rap è stato il linguaggio attraverso cui i giovani hanno potuto esprimersi e sentirsi protagonisti del proprio destino, superando le barriere sociali e culturali, dove ognuno si è potuto sentire rappresentato tramite l’utilizzo della propria lingua madre. Ma, ancor di più, è stato uno strumento per contrastare l'isolamento e per costruire una rete di supporto tra compagni e compagne, attraverso la condivisione di storie e vissuti comuni. Un'esperienza che ha dimostrato come la musica possa diventare un potente mezzo di inclusione e di cambiamento, capace di far emergere la forza della comunità e la bellezza della diversità.